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Andrea Zagato

Ti saboti ogni giorno e non lo sai: come riprendere il controllo - La ristrutturazione cognitiva

Sembra il titolo di un libro eppure è una grande verità.

Se ti dicessi che gran parte del tuo malessere è creato da te stesso/a, cosa risponderesti? "Impossibile!", magari. O forse un amaro "Lo so, ma non riesco a cambiare". Ecco, oggi parliamo proprio di questo: come cambiare il modo in cui ti parli e trasformare quel chiacchiericcio mentale nella tua arma segreta per vivere meglio.


Non si tratta di magie, né di promesse vuote. È scienza, psicologia e pratica quotidiana. Preparati, perché quello che stai per leggere potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui affronti la vita e te lo dico con convinzione, perché ogni giorno lavoro sul cambiamento degli altri e, al tempo stesso, su quello di me stesso!


Prima cosa da sapere: cos’è la Ristrutturazione Cognitiva e perché ti potrà permettere di cambiare le tue dinamiche interiori.

La ristrutturazione cognitiva è un processo che ti permette di prendere consapevolezza dei tuoi pensieri e, quando necessario, modificarli. Non stiamo parlando di pensare positivo a tutti i costi, ma di imparare a riconoscere i pensieri che ti sabotano e sostituirli con interpretazioni più utili e realistiche.

Perché funziona? Perché i tuoi pensieri non sono la realtà: sono solo interpretazioni.


Se impari a gestire il modo in cui pensi, puoi influenzare il modo in cui ti senti e, di conseguenza, il modo in cui agisci. È un effetto domino potentissimo, e tu puoi essere il protagonista di questo cambiamento.


Il dialogo Interiore: ciao amico! Nemico? Ma chi sei?!

C’è una voce nella tua testa che non smette mai di parlare. È lì mentre lavori, mentre guidi, mentre decidi cosa ordinare al ristorante. Questa voce è il tuo dialogo interiore, ed è con te 24 ore su 24. Ma la vera domanda è: sta lavorando a tuo favore o contro di te?

Dai vado subito al dunque, 3 pensieri che sabotano:


  • "Non sono abbastanza bravo/a."

  • "Se sbaglio, penseranno che sono un fallito/a."

  • "Non ce la farò mai."


Riconosci qualcuno di questi pensieri? Sono frasi che molti di noi ripetono senza nemmeno accorgersene. Ma ogni volta che lo facciamo, stiamo rafforzando convinzioni che ci limitano e ci tengono bloccati.

Ma aspetta! Ci sono anche loro, I pensieri che potenziano:


  • "Non so se sono bravo/a, ma posso sempre imparare."

  • "Sbagliare è normale, non mi definisce come persona."

  • "Magari sarà difficile, ma ce la posso fare."


Non sarebbe tutto più semplice? Il dialogo interiore non è un dato di fatto: è una tua costruzione, ed è il momento di imparare a plasmarlo.


Le Convinzioni: i programmi nascosti del tuo cervello

Le convinzioni sono come il software del tuo cervello: determinano come interpreti ogni cosa che ti succede. Se credi di non essere capace, tenderai a vedere ogni ostacolo come una conferma di questa idea. Se invece credi di poter migliorare, ogni errore diventa un’opportunità.


Ma come si formano queste convinzioni? Spesso nascono da esperienze passate, dall’educazione ricevuta, o anche da ciò che assorbi dai media. Ecco il problema: molte di queste convinzioni non le hai scelte consapevolmente. Sono lì, nel tuo cervello, e lavorano in background (In informatica, un processo che lavora in background è un'operazione che viene eseguita "dietro le quinte", senza essere visibile o percepibile dall'utente, ma che influenza comunque il funzionamento del sistema. Allo stesso modo, in questa frase, significa che le convinzioni e i pensieri agiscono senza che tu li noti consapevolmente. Sono sempre attivi, guidando le tue decisioni, emozioni e reazioni, ma spesso in modo inconscio, come se fossero "programmi nascosti" che condizionano il tuo modo di interpretare la realtà e affrontare le situazioni - si capisce che ho studiato come perito informatico?) senza che tu te ne accorga.


La ristrutturazione cognitiva ti permette di portare alla luce queste convinzioni e, se necessario, cambiarle. È un processo che richiede tempo, ma che può letteralmente rivoluzionare la tua vita.


Come funziona la ristrutturazione cognitiva - il processo in 3 passaggi

Pronto/a a metterti in gioco? Ecco come iniziare a ristrutturare i tuoi pensieri:


  1. Identifica i pensieri negativi Il primo passo è prendere consapevolezza. Ogni volta che ti senti ansioso/a, triste o frustrato/a, chiediti: "Cosa sto pensando in questo momento?" Non censurarti, non giudicarti. Sii semplicemente onesto/a con te stesso/a.

  2. Metti in discussione le tue idee Una volta identificato il pensiero, chiediti:

    • È vero al 100%?

    • Ho delle prove reali che lo supportano?

    • Potrei vedere questa situazione in modo diverso?

    Spesso scoprirai che i tuoi pensieri negativi non sono basati su fatti, ma su interpretazioni. Questo è un momento potente: significa che hai il potere di cambiarli.

  3. Sostituisci i pensieri con alternative realistiche Qui non si tratta di mentire a te stesso(a, ma di trovare modi più utili di vedere le cose. Ad esempio:

    • Da "Non sono capace" a "Forse non sono ancora capace, ma posso imparare."

    • Da "È un disastro" a "È una situazione difficile, ma posso affrontarla un passo alla volta."

La Connessione tra: Pensieri, Emozioni e Azioni

Non è solo teoria: c’è una scienza dietro. I tuoi pensieri influenzano le tue emozioni, che a loro volta influenzano le tue azioni. Se pensi di non essere in grado di fare qualcosa, ti sentirai scoraggiato e probabilmente non agirai. Ma se cambi il pensiero, cambierai anche il modo in cui ti senti e, di conseguenza, le tue azioni e non finisce qui: ogni pensiero che formuli non si limita alla tua mente, interferisce anche con i tuoi ormoni e i neurotrasmettitori, i messaggeri chimici del cervello che regolano il tuo corpo e le tue emozioni.


Ad esempio, se pensi di non essere in grado di fare qualcosa e ti senti scoraggiato/a, il tuo cervello potrebbe rilasciare quantità elevate di cortisolo, l'ormone dello stress. Questo può portarti a sentirti teso, affaticato/a e ancora meno incline ad agire, creando un circolo vizioso di passività e malessere.


Al contrario, se decidi di cambiare prospettiva e affronti la stessa situazione con ottimismo e fiducia, il tuo cervello potrebbe rilasciare dopamina, il neurotrasmettitore della motivazione e della gratificazione. Questo ti farà sentire più energico/a, determinato/a e pronto/a ad affrontare la sfida, aumentando le probabilità di successo.


In poche parole, i tuoi pensieri non sono solo "nella testa": hanno un impatto tangibile sul tuo corpo e sul modo in cui ti muovi nel mondo. Cambiare un pensiero significa, in parte, riprogrammare la chimica del tuo cervello a tuo favore.


Immagina di affrontare un colloquio di lavoro:

  • Pensiero negativo: "Non sono all’altezza, non mi prenderanno mai."

    • Emozione: Ansia, insicurezza.

    • Azione: Ti presenti nervoso/a e fai una pessima impressione.

  • Pensiero positivo: "Ho delle competenze da offrire, posso fare del mio meglio."

    • Emozione: Fiducia.

    • Azione: Ti presenti con sicurezza e aumenti le tue possibilità di successo.


Vedi come cambia tutto?


Come applicare la ristrutturazione cognitiva nella vita quotidiana

In un mondo in cui siamo costantemente connessi, raramente ci concediamo il lusso di stare soli con i nostri pensieri. Eppure, è proprio in quei momenti di solitudine che possiamo iniziare a cambiare la nostra vita.



Esercita il tuo dialogo interiore
Esercita il tuo dialogo interiore


Ti propongo un esercizio semplice ma trasformativo: dedicati almeno 20 minuti al giorno a te stesso, lontano dal caos dei social media e dalle distrazioni quotidiane. Spegni il cellulare, trova un posto tranquillo e immergiti nel tuo mondo interiore.


Ecco cosa fare: immagina una situazione del passato in cui non sei riuscito/a a gestire al meglio una discussione o una sfida. Forse una conversazione difficile con un collega, un confronto con un amico o un’opportunità persa per paura o insicurezza. Rivivi quella scena nella tua mente, ma con una differenza: questa volta hai la possibilità di riscrivere le dinamiche.


Visualizzati mentre affronti la situazione in modo diverso. Ad esempio, immagina di parlare con calma e sicurezza, di ascoltare con attenzione e di trovare soluzioni che non avevi considerato prima. Cerca di creare un epilogo in cui tutti i partecipanti ne escano vincitori, un classico risultato win-win. Mentre fai questo esercizio, nota come ti senti: c’è una nuova energia, una fiducia che emerge? Questi sono segnali del tuo dialogo interiore che inizia a lavorare a tuo favore.


Perché funziona? Perché allenare la mente a rispondere in modo positivo a situazioni complesse non solo rafforza la tua fiducia, ma crea un modello di comportamento che puoi applicare nel mondo reale. È come fare prove generali per il futuro: quando quella situazione si ripresenterà, sarai già preparato a gestirla al meglio.


Quindi basta perdere tempo scrollando all’infinito contenuti sui social o guardando video che ti lasciano con nulla in mano. È ora di investire in qualcosa che davvero può cambiare il tuo futuro: una visione migliore di te stesso/a, costruita con consapevolezza e immaginazione.

Il tuo alleato in questo viaggio sarà sempre il tuo dialogo interiore, che, se nutrito e allenato, può trasformarsi da critico severo a mentore motivante.


Ricorda, questi 20 minuti non sono una perdita di tempo: sono un regalo a te stesso/a.

È il momento in cui pianti i semi per una versione migliore di te, capace di affrontare il domani con sicurezza, equilibrio e positività. Non sottovalutare il potere di questa pratica: è il primo passo verso una vita più autentica e soddisfacente.


Il tuo Coach, Andrea Zagato

Quello che le parole non dicono

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